TERAPIA MANUALE
MANIPOLAZIONI VERTEBRALI
Osteopati Torino elenco
La manipolazione è quindi un gesto terapeutico; è una manovra precisa, le cui indicazioni e controindicazioni devono essere definite preventivamente a mezzo di un esame anamnestico ed obbiettivo generale e particolare del Paziente.
Questo esame deve portare ad una diagnosi da cui deriverà l’indicazione o meno, il tipo di manovre da eseguire, le coordinate di queste manovre, il tipo, il numero e la frequenza di sedute da eseguire. Un aspetto importante è che questo tipo di diagnosi, oltre ad avere un preciso impatto terapeutico, permette di “monitorizzare” la condotta ed i risultati della terapie e non solo di quella “manuale”.
Kinesiologo Torino :
- Stress Fisico
- Emotività
- Depressione
- Intolleranze Alimentari
- Allergie
- Stress da Geopatia
Ora supponiamo di eseguire il test per evidenziare lo stato del muscolo pettorale clavicolare. Alla persona che si sottopone al test viene chiesto di mettersi in una posizione che permette di eseguire il test sul muscolo pettorale, avvicinandolo e contraendolo. Il Terapista esegue una pressione per distendere o inibire il muscolo. Il muscolo risponderà prontamente o in forma rallentata o non risponderà per niente. Se i risultati sono gli ultimi due si procederà con delle correzioni.
Il secondo uso dei muscoli è quello di evidenziare se c’è dello stress in un’area che è indipendente dal muscolo testato. Per esempio, se volete sapere se c’è una situazione che dà stress emotivo, penserete a quella situazione e nello stesso tempo il Terapista vi farà il test su un muscolo. Se vogliamo sapere se una parte del corpo ha un deficit energetico, tocchiamo quella parte mentre eseguiamo il test muscolare. In questi casi la risposta del muscolo sarà in relazione a ciò che stiamo facendo contemporaneamente al test o subito prima di esso. Generalmente quando scopriamo uno squilibrio, il muscolo ci darà una risposta inibita, quindi si procederà poi con delle tecniche di riequilibrio, che verranno scelte su una base prioritaria sempre con l’utilizzo del test muscolare. Le correzioni più indicate rafforzano maggiormente quei muscoli che erano indeboliti.
OSTEOPATIA :
Andrew Taylor Still
“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”. (Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)
“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”. (1892)
L’Osteopatia è un metodo sano e naturale di terapia che focalizza l’attenzione sulla struttura del corpo umano, costituito d’ossa, legamenti, muscoli, tessuto connettivo, sistema linfatico, sistema nervoso, sistema circolatorio e fascia.
L’Osteopatia comprende una serie di tecniche manipolative molto precise, ed è usata per trattare i meccanismi in disfunzione che impediscono alle varie parti del corpo di compiere le loro funzioni naturali. L’obiettivo della pratica professionale osteopatica è quello di ristabilire la mobilità dei differenti sistemi del corpo, tale da migliorare la loro interazione e regolazione. Gli Osteopati valutano le condizioni di questo sistema “muscolo-scheletrico” cercando le aree di debolezza, squilibrio o eccessiva tensione.
Qualunque potenziale punto debole determinerà un malfunzionamento del corpo che a sua volta influenzerà la salute in generale.
L’Osteopatia crede nella salute come lo stato naturale delle persone, e la malattia come un fenomeno d’adattamento del corpo ad una situazione critica.
L’Osteopatia si divide in tre branche:
1- Strutturale
Si applica a tutte le problematiche della struttura osteo-articolare e muscolare quali: ernie discali, sciatalgie, lombalgie, dorsalgie, discopatie, problemi posturali, scoliosi, artrosi, etc.
2- Viscerale
Si applica a tutte le problematiche che coinvolgono disfunzioni viscerali organiche o secondarie da problemi vertebrali, ptosi viscerali e disturbi funzionali dei vasi , nervi o viscere adiacenti, aderenze post-operatorie che causano una ristretta mobilità delle viscere del peritoneo che possono far sorgere tensioni e dolori muscolo-scheletrici, spasmi viscerali di origine somatica, squilibri del sistema nervoso autonomo (SNA), ernia iatale, etc.
3- Cranio-sacrale
L’Osteopatia cranio-sacrale si applica a tutte quelle problematiche del tipo: emicrania, cefalea, sinusite, nevralgia del trigemino, tic dolorosi, paralisi di Bell, da frigor, disturbi degli occhi, orecchie, naso, allergie, nevralgia del trigemino, problemi all’articolazione temporo-mandibolare, problemi di coordinazione, dislessie, problemi di apprendimento, etc.
L’Osteopatia non tratta solamente problemi di dolore alla schiena, ma può essere adoperata con successo in diverse patologie. Il sistema muscolo-scheletrico forma la struttura che porta la rete del sistema nervoso, circolatorio e linfatico. Fra l’altro supporta fisicamente gli organi interni. La salute del sistema muscolo-scheletrico quindi, ha un effetto diretto sulla salute del resto del corpo.
L’Osteopatia è una medicina relativamente nuova al pubblico italiano. Nata negli Stati Uniti poco più di cento anni fa, è una forma di terapia naturale ricca d’interesse e potenzialità. La particolare e approfondita conoscenza che l’osteopatia possiede del corpo umano e della sua biomeccanica, e i suoi avanzati metodi diagnostici e terapeutici, ne fanno una delle più valide ed originali discipline dell’arte di guarire.
L’Osteopatia è al contempo un’arte scientifica e filosofica di diagnosi e trattamento esclusivamente manuale.
L’origine e l’anima della medicina osteopatica sono legate all’intuizione del Dr. Andrew Taylor Still (1828-1917). Medico di formazione classica, Still dà forma a questa nuova disciplina creando una fusione tra metodo e rigore scientifico (lo studio e la conoscenza approfonditi dell’anatomia) e concezione filosofica olistica dell’uomo.
“L’OSTEOPATIA È ANATOMIA, ANCORA ANATOMIA, SEMPRE ANATOMIA” diceva il Dr. Still.
E ancora: “L’anatomia è da considerarsi l’alfa e l’omega, l’inizio e la fine di tutte le forme e delle leggi che danno vita al corpo umano”. Ogni osteopata deve conoscere perfettamente l’anatomia per poter proiettare all’interno del corpo la propria azione.
L’anatomista Bell diceva:” Impara ad osservare il corpo vivo con i tuoi occhi, poi impara a guardare il corpo con le tue dita e gli occhi aperti, poi impara a guardare il corpo con gli occhi chiusi.
DI SEGUITO I CAMPI DI APPLICAZIONI DELLE CURE OSTEOPATICHE:
Sistema muscolo-scheletrico
Tendiniti, dolori articolari, pubalgie, cervicalgie, dorsalgie, lombagie, dolori costali o intercostali, dolori al coccige, e qualsiasi dolore a seguito di un trauma importante (sportivo, incidente stradale, ecc.)
Sistema neurologico
Sciatiche, cruralgie, nevralgie cervico-branchiali, nevralgie facciali, diverse neuropatologie, ecc.
Sistema neurovegetativo
Stress, stati ansiosi, depressivi, irritabilità, turbe del sonno, senso di oppressione, ecc.
Sistema circolatorio
Problemi circolatori agli arti inferiori e superiori, congestioni venose, emorroidi, palpitazioni, alcune ipertensioni arteriose, tachicardia, problemi post-operatori cardiocircolatori.
Sistema digestivo
Acidità gastrica, ernia iatale, flatulenza, turbe digestive, turbe epato-vescicolare, diarrea, colite spastica, ecc.
Sistema gineco-urinario
Incontinenza, cisti, turbi della menopausa, dolori al basso bacino, dolori durante i rapporti, ecc.
Cranio e ORL
Cefalee emicranie di varia origine: cervicale tensione muscolare post traumatica digestiva visiva mestruale……, disturbi occlusali dell’articolazione temporo-mandibolare, dolore agli occhi, disturbi di convergenza e di messa a fuoco, sinusiti, riniti, vertigini, otiti, ronzii.
POSTUROLOGIA :
Il SISTEMA POSTURALE è un insieme molto complesso, che vede coinvolte strutture del sistema nervoso centrale e periferico e soprattutto l’OCCHIO, il PIEDE, il SISTEMA CUTANEO, i MUSCOLI, le ARTICOLAZIONI, ma anche l’APPARATO STOMATOGNATICO (SISTEMA OCCLUSALE E LINGUA) e l’ORECCHIO INTERNO. Il Sistema Nervoso Centrale utilizza le informazioni ricevute da OCCHIO, PIANTA DEI PIEDI e CUTE in primo luogo, per avere la consapevolezza della posizione del corpo e poter impostare correttamente quanto voluto nei confronti nel mondo esterno e di se stesso.
Se, nel tempo, sorgono problemi a qualsiasi livello, in un primo momento il “SISTEMA” cercherà di compensare in qualche modo (spalla più alta, rotazioni del bacino, atteggiamenti scoliotici, vizi di appoggio plantare, testa inclinata …) fino a quando potrà, compatibilmente con le singole capacità; ad un certo punto però questa capacità di compensare trova il suo limite proprio dalla “somma” di questi “aggiustamenti” e compariranno le prime avvisaglie di patologia come fossero una sirena d”allarme.
Questo sistema “inquinato” dai vari compensi, quindi, vedrà sorgere tutte le problematiche più comuni (CEFALEE, CERVICALGIE, NEVRALGIE, DIFETTI DI MASTICAZIONE E DELL’OCCLUSIONE DENTALE, DORSALGIE, LOMBALGIE, LOMBOSCIATALGIE, DOLORI ALLE SPALLE, ALLE BRACCIA,ALLE ANCHE, ALLE GINOCCHIA, ALLE CAVIGLIE) ma anche disturbi meno noti (DIFFICOLTÀ DI GUIDARE DI NOTTE O DI CONCENTRAZIONE NELLA LETTURA, MALDESTREZZA, CLICK MANDIBOLARI …): tutte patologie che complicano e condizionano notevolmente la vita quotidiana e, di conseguenza, la nostra PSICHE.
È fondamentale a questo punto, pur con tutte le difficoltà facilmente immaginabili, agire ai vari livelli ed in un tempo adeguato in collaborazione coordinata con altri professionisti, per correggere e cercare di riprogrammare il “SISTEMA”. La POSTUROLOGIA non è una disciplina a se stante: proprio per questo il medico che se ne occupa cerca di riunire in un unico “ragionamento” concetti di oculistica, neurologia, odontoiatria, fisiatria, otorinolaringoiatria, in modo da stilare una DIAGNOSI completa e delle “PRIORITA” di trattamento. Ed ecco anche perché il medico che studia la postura potrà chiedere ad un Paziente di ricorrere anche ad altri professionisti quali l’OCULISTA, l’ORTOTTISTA, il DENTISTA, il LOGOPEDISTA, l’OTORINOLARINGOIATRA … e/o di effettuare manipolazioni vertebro-articolari secondo precise tecniche il più possibile prive di rischi ed in ogni caso incruente e non dolorose.
La POSTUROLOGIA ricerca, affrontando il problema a livello della causa, di dare risposte agli effetti e quindi alla sintomatologia.
MOBILIZZAZIONE PASSIVA E KINESITERAPIA :
In qualunque patologia o problema, la chinesi o terapia del movimento è di fondamentale importanza affinché ci sia un recupero completo. Ogni mobilizzazione passiva coinvolge numerosi muscoli e impegna spesso diverse articolazioni, quindi un qualunque problema, che sia di natura muscolo-tendinea o ossea comporterà delle limitazioni sia nei movimenti che nella forza. È quindi necessario un recupero guidato del movimento, inizialmente in forma passiva, talvolta con l’uso di macchinari (CPM – Kinetec), ma più spesso ed efficacemente con le mani esperte di un valido fisioterapista che effettuerà la chinesi recuperando gradualmente il movimento. Man mano che il recupero procede si inseriscono nel protocollo riabilitativo degli esercizi attivi, ossia è il paziente stesso ad effettuare il movimento sempre sotto la guida del fisioterapista che imposterà, oltre agli esercizi, anche i carichi e i tempi di lavoro.
Qualunque patologia va affrontata, dal punto di vista riabilitativo, sempre globalmente in quanto il corpo umano non è fatto a compartimenti stagni, ma per ogni movimento che effettuiamo vengono coinvolti numerosi muscoli e distretti del corpo. Ad esempio alzando un braccio attiviamo una catena cinetica che secondo una precisa sequenza coinvolge oltre ai muscoli della spalla, della scapola e del braccio stesso, anche molti muscoli della colonna e addirittura i glutei.
E’ quindi fondamentale, per ottenere un risultato riabilitativo ottimale e duraturo, avere un approccio globale che corregga anche i compensi posturali che si innescano come conseguenza naturale di qualunque patologia. I migliori risultati li otteniamo quindi integrando i trattamenti manuali effettuati da fisioterapisti e posturologi esperti, conterapie strumentali all’avanguardia
MASSOTERAPIA :
Il termine massaggio sembra provenire dalla parola araba massa che significa palpare-toccare; e con ogni probabilità è una delle prime forme di cura che l’uomo ha attuato, è istintivo infatti portare le mani in una zona dolente del nostro corpo per procurare sollievo, oppure pensiamo al contatto che per tutti è stato fondamentale, quello con la madre che coccola e accudisce il proprio bambino favorendone uno sviluppo armonico. Con il passare dei secoli partendo da questi gesti semplici, istintivi si è passati a una serie di manovre ben precise che codificate via via in vere e proprie tecniche, hanno dato origine al massaggio così come lo conosciamo oggi. Il massaggio è particolarmente indicato nelle artrosi, algie, reumatismi, contratture e strappi non in fase acuta, rallentamenti circolatori, pre e post intervento.
I vari tipi di massaggio
- Terapeutico: è principalmente decontratturante, quindi si procede con le manovre di sfioramento, frizione, impastamento, la finalità è quella di distendere il muscolo e far affluire più sangue.
- Sportivo: consiste nel preparare la muscolatura ad uno sforzo fisico; si definisce defaticante se si effettua dopo uno sforzo fisico o dopo una gara. Nel massaggio sportivo si eseguono manovre di sfioramento, frizione, impastamento, vibropercussione e scollamento; allo scopo di rendere il muscolo più elastico, ossigenato e quindi pronto allo sforzo fisico. In quello defaticante principalmente sfioramento, frizione e impastamento; per aumentare la circolazione sanguigna ed il trasporto ai reni di quei prodotti catabolici, come l’acido lattico, che da la sensazione di pesantezza e indolenzimento muscolare.
- Circolatorio: ha la funzione di riattivare la circolazione sanguigna venosa e quindi le manovre effettuate saranno: sfioramento, frizione, impastamento, vibropercussione; va comunque tenuto conto dei problemi circolatori, (varici, capillari) del paziente che si sottopone a tale pratica; per stabilire e calibrare l’intensità delle compressioni. Questo tipo di massaggio si esegue il tutto partendo dalle zone periferiche, piedi, gambe, cosce. tronco, braccia, sospingendo il sangue verso il cuore.
- Linfodrenante: è un massaggio molto delicato e superficiale che segue la circolazione linfatica, definita “lenta e aperta”, le manovre saranno di sfioramento e frizione leggera, picchiettamento lieve eseguito con i polpastrelli in corrispondenza dei gangli linfatici; allo scopo di sollecitare il loro lavoro, cioè drenare i ristagni dei liquidi e facilitarne il trasporto e l’assorbimento da parte dei reni, a riprova di ciò al termine di questo tipo di massaggio si ha l’immediato stimolo alla minzione.
Le manovre del massaggio
- Sfioramento: con tale termine si intende il passaggio delle mani sulla pelle con una leggera pressione, seguendo la circolazione venosa, con una mano o con entrambe; allo scopo di iniziare a riattivare la circolazione periferica e riscaldare la parte massaggiata.
- Frizione: è molto simile alla precedente ma va eseguita con più vigore, per riattivare in profondità la circolazione.
- Impastamento: come dice la parola si afferra il muscolo con le due mani che si muovono come ad impastare la massa muscolare, con il medesimo scopo delle precedenti manovre cioè riattivare la circolazione.
- Pizzicottamento: è una manovra che si esegue prendendo il tessuto con i polpastrelli dando dei veri e propri “pizzicotti” in posizione perpendicolare alla parte massaggiata, in maniera rapida e sfuggente.
- Roullage: movimento specifico del massaggio dimagrante, consiste nel creare “un’onda” di tessuto tra i 2 pollici portandola avanti con le altre dita, tale manovra è leggermente dolorosa poiché ha lo scopo di ammorbidire le membrane cellulari adipose sclerotizzate (cellulite).
- Scollamento: manovra tipica del massaggio sportivo, consiste nello staccare la massa muscolare dall’osso, per elasticizzarla; lo scopo di questo massaggio è di rendere il muscolo indipendente dalla staticità delle ossa sottostanti (scollatura)
TRATTAMENTO CICATRICI:
Una Cicatrice diagnosticata come disfunzionale e perturbante per il sistema tonico-posturale, può alterare l’organismo a più livelli:
• Posturale
• Muscolo-fasciale
• Linfatico
• Endocrino-metabolico
• Psicologico
Analogamente, dal punto di vista Fisiologico, le aderenze più o meno profonde possono comportare limitazioni dei movimenti tissutali, viscerali e articolari.
La cicatrice individuata e diagnosticata come patologica, indipendentemente dall’età di insorgenza, deve essere sempre trattata fino a quando non viene neutralizzata.
Fondamentale quindi una chiara valutazione dell’interferenza provocata dalla cicatrice che consenta di stabilire quale sia la terapia più adeguata per la sua desensibilizzazione e neutralizzazione quindi è importantissimo eseguire da parte del terapista dei Test e dei Protocolli di Valutazione, necessari per diagnosticare se una cicatrice è patologica per il sistema tonico posturale quindi bisogna
• eseguire un metodo analitico per la valutazione della cicatrice in merito alla mobilità, all’interferenza recettoriale, all’alterazione metabolica ed endocrina e alle componenti emozionali
• stabilire un iter terapeutico adeguato
• eseguire una terapia Manuale specifica per il trattamento dei tessuti adesi e delle cicatrice soprattutto se traumatica e chirurgica (in base a questo cambia l’approccio) perchè
• ci sono diverse manipolazioni tissutali con vari carichi e varie direzioni e tecniche in uso per il trattamento delle cicatrici come:
Mobilizzazioni attive – Mobilizzazioni passive
Manovre drenanti – Applicazione di Tape
Coppettazione / Cupping Therapy, con utilizzo di Cupping in plastica, in vetro e in silicone
Applicazioni del Cupping con oli
Utilizzo di vari strumenti, tra cui il Guasha e gli strumenti di TMI (Richelli Therapy) per scrollare i tessuti a vari livelli e mobilizzare la fascia
Massaggio connettivale
COPPETTAZIONE
(CUPPING THERAPY):
si tratta di una tecnica utilizzata per la prima volta in Medicina Cinese, durante il II Secolo d.C. oggi viene usata in particolar modo per il trattamento degli sportivi, come non ricordare il nuotatore Michael Phelps nelle Olimpiadi di Rio 2016 dove entrò in acqua con la schiena segnata da “cerchi rossi” perchè prima della competizione si era sottoposto ad una seduta di Coppettazione.
La Cupping Therapy consiste nell’applicazione di vere e proprie coppette, di varie dimensioni, in punti specifici del corpo e vengono applicate in modo tale da creare una condizione di sottovuoto, il metodo più antico è quello che viene generata per mezzo di una fiamma con l’accensione di un fiammifero sotto la coppetta per alcuni istanti, il tempo necessario per generare la fuoriuscita di aria e la formazione del vuoto, oggi invece si applica per effetto meccanico con delle coppette connesse a un sistema di aspirazione che riduce l’aria al loro interno.
Lo scopo della coppettazione è quello di ridurre il dolore e migliorare il movimento dei tessuti e della Fascia (tessuto connettivo che circonda i nostri muscoli, le nostre ossa, i nostri nervi, i nostri organi e le nostre articolazioni.).
L’applicazione della cupping therapy può essere statica o dinamica.
Nel caso di una coppettazione statica, si lasciano le coppette fisse in punti specifici per un tempo prestabilito mentre con un applicazione dinamica una volta generato il sottovuoto la coppetta viene spostata lungo la cute ed è ottima soprattutto li dove ci sono le cicatrici.
La Coppettazione è una tecnica che se applicata e integrata all’interno della seduta di fisioterapica, osteopatica ma soprattutto Kinesiologica da ottimi risultati
LINFODRENAGGIO:
Tecnica di massaggio che permette il drenaggio linfatico dai tessuti: è costituita da una precisa manualità applicata sul corpo del paziente con “tocchi”, movimenti circolari o a pompa che, modificando la pressione dei tessuti, permette alla linfa una migliore circolazione. L’effetto del linfodrenaggio manuale consiste in gran parte in una eliminazione meccanica dal tessuto dei liquidi e degli elementi in essi esistenti
Il linfodrenaggio è consigliato nei seguenti casi: per preparare i tessuti ad un intervento chirurgico (eliminazione dei liquidi in eccesso e riattivazione della microcircolazione capillare); dopo interventi chirurgici di asporto di importanti stazioni di linfonodi; insufficienza venosa, varici e problemi alla safena (vena delle gambe); couperose, rosacea, acne; cellulite.
Indirizzo
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Telefono
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